di Cesare Re

Generalmente in macro-fotografia, si cerca di ottenere tutto il soggetto nitido, o per lo meno si lavora sempre per avere la profondità di campo più estesa possibile. E’ importante sottolineare che il punto di messa a fuoco, in fotografia, è sempre uno solo. In realtà, sarebbe più corretto parlare di “piano di messa a fuoco” (una sorta di parete di messa a fuoco, un piano verticale). Tutti i soggetti posti su questa sorta di parete immaginaria, quindi, risultano fuoco. Per avere nitidi anche i soggetti davanti e dietro, si aumenta la profondità di campo, chiudendo il diaframma.

In questo tipo di immagini è importante avere una profondità di campo estesa. La messa a fuoco, per tutti i soggetti animali, è da farsi sull’occhio più vicino alla lente dell’obiettivo. Nikon D300; Micro Nikkor 70-180 (160 mm), iso 200; f16; 1/250; Flash sb 600, separato dalla fotocamera, con cavo sc 17.

Cosa è, quindi, la profondità di campo?

E’ la zona nitida, dalla fotocamera al soggetto e dal soggetto allo sfondo o all’infinito.

  • Chiudendo il diaframma, si aumenta la profondità di campo, sia davanti, sia dietro il piano di messa a fuoco. Con diaframma aperto, invece, si diminuisce la profondità di campo.
  • Più ci avviciniamo al soggetto e più la profondità di campo diminuisce. In macro fotografia è, quindi, veramente molto ridotta.
  • Possiamo dire, quindi, che la profondità di campo diminuisce all’aumentare dell’ingrandimento.
  • Anche la focale influisce: più l’ottica è lunga e più la profondità di campo diminuisce. In macro, se scattiamo con una focale di 50 mm, si può dire che, a parità di distanza e di diaframma, avremo una profondità di campo maggiore, rispetto all’utilizzo di un 150 o 200 mm.   
  • Altro fattore importante è posizionare la lente dell’ottica parallela al soggetto. E’ sufficiente inclinare leggermente la lente rispetto al soggetto per diminuire la profondità di campo. Se state scattando ad un piccolo insetto, per esempio, la differenza sarà veramente notevole.
  • Da non sottovalutare la dimensione fisica del sensore e il numero dei mega piexel: tanto sono maggiori e più è visibile ed evidente lo sfocato. Quindi, la profondità di campo di una full frame da 36 mega piexel, per esempio, si può dire che risulti essere minore di quella di una fotocamera apsc da 16 mega.

Tutto nitido ?

Non sempre è indispensabile, o necessario, avere una profondità di campo estesa. A volte, è possibile ottenere immagini interessanti, anche non seguendo le regole, persino nella fotografia di soggetti animati, come in questo caso. Senza flash e treppiede, ho dovuto alzare gli iso. Nikon D800; Micro Nikkor 105 afd; 2,8; 1/40; f/9; iso 1600, usati forse una volta, nella vita…Misurazione spot.

Nella maggior parte dei casi, il macro fotografo è alla ricerca, quasi spasmodica, di una estesa profondità di campo. Nei miei workshop di fotografia, però, suggerisco sempre di avere “mentalità aperta” e di non “fossilizzarsi” sulle regole e sui codici dei vari generi fotografici. Sono molti i soggetti, in macro o close up, che risultano interessanti anche scattando in modo da ottenere una profondità di campo minore o non estesissima. La lumaca, sopra, ha nitido praticamente solo il punto di messa a fuoco, ovvero l’occhio.

Nikon D800; Micro Nikkor 60 2,8 af; 1/320 sec; f/16; ISO 200. Nonostante il diaframma chiuso è nitido solo il fiore centrale. Gli altri due ellebori, sono soffusi, non nitidi. Mentre scatto, sono sdraiato a terra, poggiando i gomiti al suolo: doloroso, ma efficace…

Per fotografare gli ellebori, sopra, ho messo a fuoco il pistillo del soggetto al centro. Ho scattato con diaframma tale da ottenere nitidi i petali e lo sfondo leggermente sfocato. ma leggibile. Ovviamente molto dipende anche dalla dimensione del fiore stesso. Se è molto piccolo, per ottenere profondità di campo estesa è necessario chiudere molto il diaframma, anche intorno agli f 16 o f 22. Se il fiore è di dimensioni più generose, potrei voler avere tutto il soggetto nitido, ma lo sfondo sfocato, per non distrarre l’occhio dell’osservatore dal soggetto. Di volta in volta, sarà necessario scegliere il diaframma a seconda delle dimensioni del soggetto, dell’ingrandimento voluto e della lunghezza focale dell’ottica e dalle dimensioni del sensore della fotocamera.

Mettete sempre a fuoco il pistillo, nella fotografia di fiori! In questo caso, in realtà, la messa a fuoco è sull’ombra del pistillo, attraverso il petalo. E’ o non è una messa a fuoco sul pistillo ? Nikon D800, Micro Nikkor 60 AF 2,8. f 5,6, 1/1000, matrix. Compensazione + 1/3 di EV per il controluce.

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